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Storia della Radio D'epoca

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 Alcune osservazioni......

G. Marconi, inventore della Radio. .... ma sarà vero???

La comunicazione che sia tra persone, gruppi o popoli, qualunque sia la distanza tra loro, è stata da sempre una priorità principale che ha determinato spesso la propria sopravvivenza. Ogni epoca a avuto il suo sistema comunicativo di riferimento sia del tipo individuale che globale, ma sempre limitato nella distanza e non sempre abbastanza affidabile. L'esempio classico del " TAM-TAM ",  dei " Segali di Fumo " o segnali luminosi erano limitati nella distanza di pochi chilometri, il "messaggero" a cavallo o gli " uccelli viaggiatori " anche se potevano raggiungere maggiori distanze non sempre riuscivano ad arrivare a destinazione. Nel tardo 1800 la nuova invenzione del telefono garantì un nuovo modo di comunicare, ma le grandi distanze richiedevano alti costi di collegamento nella stesura dei cavi di comunicazione e che comunque erano soggetti a continui manomissioni. Quando alla fine del 1800 alcuni studiosi, tra cui G. Marconi, sulla base degli esperimenti di G.C.Maxwell, T.A.Edison e Nikola Tesla, intuì che era possibile trasmettere via etere un segnale che poteva poi essere ricevuto da qualsiasi parte del mondo senza ostacoli e con minimo investimento, si comprese subito che si stava iniziando un nuovo e moderno modo di vivere e che ancora oggi, dopo più di un secolo utilizziamo. Come ogni nuovo miglioramento innovativo non mancarono ostruzioni e polemiche da parte di chi aveva interessi lucrosi sui vecchi sistemi di comunicazione. E' noto ormai a tutti che il principale artefice dell'invenzione della radio e delle comunicazioni via etere sia stato l'italiano Guglielmo Marconi all'alba del 1900, dopo vari tentativi su distanze minori. Il suo nome è legato all'invenzione della radio, ma permettetemi di minimizzare l'affermazione: da rispettato conoscitore delle tecniche di comunicazione elettroniche posso sostenere che G. Marconi è stato colui che ha intuito prima di tutti come far propagare alle lunghe distanze, dei segnali di bassa frequenza ( sistema antenna-terra), cioè ha capito quale mezzo di trasporto utilizzare per irradiare l'informazione senza ostacoli, questo strumento sono le "onde elettromagnetiche " che hanno la proprietà di propagarsi nell'atmosfera per lunghe distanze fungendo da mezzo di trasporto, proprio come un treno o un aereo. Personalmente sono in accordo su Guglielmo Marconi scopritore e promotore del mezzo di trasporto ( chiamata comunemente PORTANTE ), ma molto meno dire che Marconi inventore della mitica Radio. E' vero che senza questo metodo di trasmissione la Radio non sarebbe nata, ma si convenga che una Radio oltre che dal sistema trasmissione-ricezione per funzionare è anche costituita da una antenna di ricezione ( A. Popov -1884 ), circuiti rilevazione ( J.A.Fleming-1903 ), circuiti di amplificazione ( L.D.Forest-1904 ) e propagazione del suono ( Altoparlante P.Jensen-1911 ). Quindi se vero è che l'unione fa la forza, la radio è figlia delle varie tecnologie del suo tempo.

Fabio Gambioli.   

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Primi passi (1887)

  • Heinrichh Hertz, fisico tedesco, mettendo a punto le teorie dello scozzese James Clerk Maxwell  riesce  a produrre onde radio-elettriche, definite poi "Onde Hertziane".

  • Nel 1884 l'inglese Oliver Ladge riesce a captare le onde Hertziane ad una distanza di 36 mt. Il russo Alexander     Popov costruisce la prima antenna per la ricezione dei segnali elettrici.

 

 

La prima Trasmissione (1901)

  • Il 12 dicembre 1901  G. Marconi riesce a stabilire il primo collegamento tra la Cornovaglia (Inghilterra) e Terranova (Canada). Non so dirvi se alle ore 12,00 di quel fatidico giorno G. Marconi pensò di quale  favolosa importanza avrebbe avuto la sua scoperta negli anni avvenire. Come tutte le più importanti scoperte, gli scienziati del tempo accolsero la prova con freddezza e scetticismo. Questo ha dimostrato che le onde elettro-magnetiche non si propagano soltanto attraverso conduttori metallici, ma anche nell'atmosfera, violando inoltre la legge della propagazione rettilinea. Successivamente testato più tardi nel 1933 quando si effettuò il primo collegamento, che partendo da Chicago e rimbalzando attraverso le varie capitali americane, europee e asiatiche, ritornarono al punto di partenza facendo il giro del mondo in 3 minuti e 25 secondi.

 

 

La Radio a Cristallo di Galena

  • La propagazione delle onde elettro-magnetiche non è costante in quanto l'atmosfera funge da elemento ostacolo, quindi più ci allontaniamo dalla stazione trasmittente e minore risulterà la forza del segnale presente. Inizialmente per poter ascoltare i piccolissimi segnali si utilizzava un apparecchio ricevente chiamata " Radio a Cristallo di Galena " la quale mediante una semplice bobina, dei condensatori e appunto il Cristallo di galena trasformava i segnali elettro-magnetici in piccolissime variazioni di correnti che si potevano ascoltare solamente attraverso l'uso di particolari cuffie.

Le Valvole (1906)

  • A questo punto possiamo affermare la nascita vera e propria della radio. Ma l'unico problema, come si può intuire era l'ascolto, possibile solamente attraverso delle cuffie rimanendo quindi un fatto individuale e solamente nelle immediate vicinanze. L'inglese Ambrose Fleming prima, Lee de Forest poi, diedero vita alle Valvole Termoioniche , le quali   per la teoria sul passaggio di corrente in un bulbo a vuoto tra due poli, messa a punto anni prima, avevano la proprietà di amplificare piccoli segnali tali da poter far vibrare la membrana di un altoparlante. Questo permetteva all'ascoltatore di una più ampia libertà di ascolto, magari per ballare. Il giovane studente olandese Gerard Philips, non si fece sfuggire questa  opportunità e con l'aiuto del padre Frederik, trasformò la già avviata fabbrica di lampadine, prima per la costruzione  delle valvole, poi nel 1927 cominciò la costruzione delle radio con il mitico marchio PHILIPS & Co.
  • Il costo di una valvola si aggirava sulle 50 lire, prezzo alto per l'epoca, al punto che l'ingegnere Aurelio Beltrami brevettò un sistema per rigenerare i tubi catodici anche con filamento interrotto al modesto costo di 15 lire. Alla valvola così trattata veniva incollata sullo zoccolo una fascetta tricolore (verde-bianco-rosso) con la dicitura " Rigenerata - Brevetti Ing. A.Beltrami ".

 

 

 

 

Le prime radio a scala numerica.

  • Il successo della radio fu travolgente, la diffusione degli apparecchi velocissima. Molte aziende investirono molto sulla produzione dei radio ricevitori. Le prime radio crearono un vero e proprio problema estetico nelle case degli ascoltatori. Si trattava di oggetti costosi, erano massicce, ingombranti e inizialmente poco curate. Non passò molto tempo che la cura dell'estetica e il design  dei ricevitori incentivarono l'estro e la creatività di nuove forme e modelli divenendo anche pregevoli oggetti di arredamento da esibire come status symbol.  Maggiore attenzione, eleganza e funzionalità era dedicata al disegno della parte anteriore, del mobile, dei fregi e della scala di sintonia, inizialmente numerica. La difficoltà era nel associare le numerazioni della scala alle frequenze  delle stazioni trasmittenti. 

 

 

 

Il Mobile

  • Sino alla metà degli anni 30 il legno di pregio per la produzione economica, fu il materiale più generalmente impiegato per la costruzione dei modelli del  mobile radio, sfruttando la radica nell'impelliciatura, che passarono dalla banale forma di una cassetta a quella di soprammobile e di consolle. Nei primi anni 30 nuovi materiali cominciavano a comparire per la realizzazione delle scatole e dei mobiletti.

  • I mobili in Arborite (cartone bakelizzato) che danno l'effetto tipico della radica nei colori marrone chiaro e scuro.                                                        

  • Con l'avvento della Bakelite (1930) e della Catalina, materiale molto robusto con possibilità di diverse colorazioni si progettavano le sagome degli involucri radiofonici e davano allo stesso tempo un tocco di bellezza in più, che oggi sono diventati rari pezzi di prestigio nelle raccolte degli appassionati.   

  • Grande importanza che valorizza e impreziosisce la radio d'epoca è il Marchio. Rappresenta il biglietto da visita del ricevitore.

* Il restauro e la pulizia del mobile sarà trattato nella sezione "Restaurando Radio"

Heinrichh Hertz

 Antenne Riceventi

 Guglielmo Marconi

 

 

 Radio Galena Marconi - 1923

 

 Valvole Europee e USA

   

locandina valvole PHILIPS

 

 

Ric. Abel Berrens (1924)

 Vignati-Menotti335Baby

 

Radio SITI-Radiorurale

 

  Philips-930A

Le prime Emittenti  Americane

  • Con lo sviluppo delle tecniche dei ricevitori radio, a ridosso della prima grande guerra, iniziarono le prime trasmissioni radio e la conseguente corsa delle licenze e dei diritti.

  • In America la fusione di tre grandi compagnie : la General  Elettric , l'AT&T (American Telephon and Telegraph) e la Westinghouse  diedero vita alla prima grande emittente radiofonica degli USA, la RCA (Radio Corporation of America).

  •  Anche in Europa non si perdeva tempo, alcuni governi esercitavano da prima il monopolio, ma in breve tempo si assiste alla nascita di moltissime emittenti private.

 

In Gran Bretagna

  • Nasce la BBC, sostenuta inizialmente da un consorzio di industriali indipendenti interessati soltanto alla vendita di apparecchi radio. Successivamente lo scozzese john Reith si liberò del controllo privato e dopo aver ottenuto dal governo la tassa sulle radio vendute creò la prima radio veramente indipendente e per 10 anni il monopolio radiofonico. 

  • Nel 1929 la BBC operava con ben 22 Stazioni Emittenti sparse in tutto il Regno Unito.

 

In Francia

  • 1923: Dalla stazione della Scuola Superiore delle Poste e Telegrafi, a Parigi, partono le prime trasmissioni sperimentali in Onde Medie.

  • Il governo tenta il monopolio ( RDF divenuta nel 1946 RTF Radio et Television de France), ma permettono alle stazioni private di continuare a trasmettere.  La struttura della imponente Torre Eiffel (Expo 1889) fu sfruttata per collegare un capo dell'antenna, l'altro capo sostenuto da un dirigibile. Il francese Jean Antoine trasmise il primo Tour de France nel 1928. Verso la fine degli anni venti grazie all'evoluzione della tecnologia radiofonica le stazioni radio diventano professionali e inizia la programmazione con veri e propri palinsesti. Sul territorio francese erano già presenti 29 stazioni trasmittenti.

 

 

 

Le Emittenti In Italia

 

  • 1924:Il Governo concede l'utilizzo delle frequenze alla Unione Radiofonica Italiana (URI), divenuta poi E.I.A.R. (Ente italiano per le Audizioni Radiofoniche) nel 1928. Le prime trasmissioni iniziarono a Roma, in zona "  Parioli " e subito il regime impose un abbonamento annuo variabile dalle 20 alle 180 lire a seconda delle valvole istallate all'interno del ricevitore radio.

  • Nel gennaio 1925 nasce RADIORARIO , settimanale ufficiale dell'E.I.A.R che forniva i palinsesti e dava informazioni sia tecniche che culturali. Nel 1929 in Italia erano operative ben 5 Stazioni Emittenti, si contavano ben 99.146 abbonamenti.

  • Genova (1930): Marconi, dal suo yacht ancorato nel porto accende una lampadina nel municipio di Sidney(AUS) tramite impulsi radio.

  • Giro d'Italia(1931): fu il primo giro ciclistico vinto da Learco Guerra raccontato ai microfoni da una squadra di radiocronisti. 

  • Mondiali di calcio (1934):Nicolò Carosio accompagnò ai microfoni la vittoria Italiana dei mondiali di calcio.

 

 

 

 logo RCA (usa)

 

logo BBC (england)

 

Antenna sulla Tour Eiffel (FRA)

 

 

Stazione Radio Parioli

 

 E.I.A.R.(1928)

 

Nicolò Carosio

      

La Radio entra in guerra (1935/1945)

  • Troppo giovane durante il primo conflitto mondiale diviene fondamentale già nella guerra civile spagnola e nell'invasione italiana in Abbissinia, dove ebbe un ruolo decisivo nell'assicurare a Mussolini il consenso all'impresa. Fece istallare migliaia di radio riceventi nelle scuole e negli uffici pubblici con finalità di propaganda del regine fascista e strettamente controllata.

  • Dalla metà degli anni 30, lo stato imponeva alle case costruttrici di avere in catalogo una Radio Balilla al prezzo di Lire 430: la voce del regime doveva assolutamente entrare in tutte le case del paese. La commercializzazione e la vendita degli apparecchi radio dovevano tassativamente essere della produzione nazionale, sul telaio veniva applicata una targhetta " Attestato n.166 prodotto italiano " e riportando fregi e simbologie fasciste.

  • Addio a Marconi (1937):A Roma il 20 luglio 1937 muore a 63 anni Guglielmo Marconi, " il padre della radio ". In onore dello scienziato italiano in Inghilterra entrò in esercizio la sua ultima invenzione " il Radiofaro ", ancora oggi usato per l'atterraggio degli aerei in condizioni di precaria visibilità. Questi operatori vennero poi chiamati " Marconisti"

  •  Nel 1938 il Partito Nazionale Fascista al potere vietava per legge l'ascolto di radio straniere. Gli italiani che non condividevano ,e idee del fascismo e volevano sapere cosa accadeva nel mondo si sintonizzavano clandestinamente sulle frequenze di Radio Londra.

  • Nel 1939, grazie alla radio, la notizia dell'occupazione tedesca della Polonia fece subito il giro del Mondo. Dai microfoni della BBC, il primo ministro inglese Chamberlain annuncia l'inizio della guerra contro la Germania: la Seconda Guerra Mondiale.

  • Radio Vaticana (1939):Trasmette in diretta l'incoronazione del  successore di Pio XI, Eugenio Pacelli, che diventa papa con il nome di Pio XII.

  • Mentre si combatte, la radio cercava di alleviare la tensione delle popolazioni e nelle retrovie i soldati si commuovono ascoltando le note di Lili Marlene.

  • NBC (1941):"Non è uno scherzo: è la guerra". così dai microfoni della NBC viene annunciato agli americani il bombardamento giapponese su Pearl Harbour.

  • Italia (1942): dai microfoni dell' EIAR , la voce di G.B. Arista "Titta" annuncia la caduta e l'arresto di Benito Mussolini dopo la riunione del Gran Consiglio.

  • Sbarco in Normandia (1944):Alle ore 03:32 il colonnello Ernest Depuis legge alla radio il dispaccio dello sbarco sulle coste settentrionali della Francia da parte delle Forze Navali Alleate comandate dal`generale Eisenhower.

Lo sapevate che....:

La famosa "Radio Rurale" costruita tra il 1930/1940, imposta dal governo fascista alle più famose case costruttrici, per poter diffondere la voce del partito a sempre più numerosa popolazione anche contadina, veniva bloccata la sintonia per poter ricevere solamente canali radiofonici del regime. Il pannello posteriore era fissato con dei rudimentali dadi a farfalla in modo che potevano venire bloccati da particolari "piombi" di sicurezza. La radio veniva venduta al prezzo stabilito e imposto di £. 450 circa. 

Unda Radiobalilla (1939)

   

logo Safar (1936)

Le Prime Grandi Industrie Elettromeccaniche Italiane

         La Voce del Padrone (Milano)

  •   La storia  de " La Voce del Padrone " inizia in Inghilterra alla fine del 1890 come " The Gramophone Company " poi divenuta nei primi anni '900 la famosa " His Master's Voice ". La fabbrica produceva  e distribuiva Grammofoni e dischi con il famoso marchio del cane Nipper che ascolta la voce del suo padrone incisa sul disco. Il logo deriva da un dipinto di Francis Barraud che venne acquistato nel 1899 dalla società stessa, che ne fece il marchio di fabbrica. Nel 1912 in Italia grazie ai fratelli Alfredo e Duilio Bossi che fondarono a Milano in Galleria Vittorio Emanuele la "Società Nazionale del Grammofono" che proseguì la distribuzione dei prodotti "La Voce del Padrone". Nel 1930 la S.A.N.G. (Società Anonima Nazionale del Grammofono ) a Milano in v. Domenichino,14, con la creazione di laboratori specializzati e ricchi mezzi  iniziò  la  produzione  e  la  vendita  di  apparecchi Radiogrammofoni su licenza RCA-Victor e His Master's Voice. Con l'avvento della valvola termoionica La Voce del Padrone mise sul mercato dei meravigliosi apparecchi che superano le più esigenti aspettative e potevano soddisfare le più disparate necessità delle famiglie, delle scuole, dei circoli, dei caffè, degli alberghi, degli ospedali, dei cinematografi, degli esercizi pubblici, delle sale da ballo e dei luoghi dove occorreva parlare a grandi masse. Dalla fine degli anni trenta tre grandi case costruttrici, Voce del Padrone, Columbia e Marconiphone produssero insieme molti modelli di ricevitori con marchi differenti e con qualche piccola diversità. Questo tipo di collaborazione permetteva di contenere i prezzi di vendita ed essere più competitive sul mercato.

    I primi Modelli prodotti furono le radio R3, R5, R7,seguito dai Radiogrammofoni seri RG,  poi si passò alla realizzazione di pregevoli apparecchi come il Domus Junior, Electra e Eridania e tutta la serie 500 (Sintorapida)Durante il periodo bellico i proprietari inglesi  sospesero la produzione e chiusero la fabbrica, per riaprirla subito dopo la fine della guerra Mondiale. Si riprese subito la produzione di ricevitori radio e si avviò anche la costruzione dei primi Televisori in B/N. Con l'arrivo della concorrenza la produzione divenne sempre più antieconomica e nel 1964 la produzione dei ricevitori venne chiusa definitivamente. Nel 1966 riprese la produzione discografica che ancora oggi continua ad esistere come etichetta sotto il nome di EMI Music Italiana s.p.a. con sede nel centro di Milano.

 

 

 Voce del Padrone 519 (1938)

 Voce del Padrone 570 Sintorapida

 

 Voce del Padrone 509 (1950)

       S.I.T.I (Milano)

  • La S.I.T.I. (Società Industrie Telefoniche Italiane):azienda fondata a Milano in v. Nino Bixio,24 nel 1918 dall'ingegnere Doglio. Produceva attrezzature, centrali di commutazione e apparecchi telefonici, con rappresentanza del marchio SIEMENS. Nei primi anni 20 si specializzò nella costruzione di ricevitori radio costituendo la S.A.R.I. (Società Anonima Radiotelefonica Italiana).

  • I suoi  primi prototipi vennero dotati di valvole esterne e l'altoparlante a tromba separato, tutti componenti di prima qualità come la serie R  (1924-1930), la serie Siti 70  e la serie 53 (1930-1932),  fino alla serie Radiorurale e Radiobalilla del 1935-1936. Nel 1936 venne assorbita dalla F.A.C.E. che continuò la produzione dei Radioricevitori, componenti e accessori per radio.

 

 Radiorurale(1936)

        Allocchio Bacchini (Milano)

  • Allocchio Bacchini (1920): Questa prestigiosa azienda nacque a Milano c. Sempione,93  nel primo dopoguerra (1920) per opera degli ingegneri Antonio Allocchio e Cesare Bacchini. Nata come azienda costruttrice di strumenti ed apparecchi per misure sottomarine, nel 1924 inizia la produzione di radioricevitori di altissima qualità e prestigio come il modello Radioalba R82 e il raro Mod.53, nonché impianti di amplificazione realizzati interamente con componenti di propria produzione. Nel periodo bellico trasformò la produzione nella costruzione di materiale ad uso militare. Solo nel secondo dopoguerra riprese la produzione delle Radio con il marchio Radioalba, (AL.BA. sono le iniziali dei fondatori dell'azienda), ma per la fortissima concorrenza fu costretta a chiudere negli anni '60.

 

 

Radioalba

        Safar (Milano)

  • La Safar (1923): La S.A.F.A.R.(Società Anonima Fabbricazione Apparecchi Radio) con sede a Milano, iniziò con la produzione di cuffie d'ascolto per puntare in seguito alla realizzazione di componenti elettronici come altoparlanti, trasformatori, potenziometri e resistenze. Il successo arrivò con la produzione prima degli apparecchi radio, oggi molto ricercati dai collezionisti, come la serie Melode, il piccolo Amico, Colibrì e Usignolo.

  •  Alla fine degli anni 30 investe nella ricerca e sperimentazione del sistema Televisivo, costruendo così i primi tubi a raggi catodici. Si deve prima la partecipazione all'istallazione della prima stazione Televisiva di Monte Mario a Roma, poi alla costruzione dei primi televisori da 16" inseriti direttamente nelle console radio. Durante il periodo bellico si dedicò alla costruzione di apparati militari. Dopo la II guerra mondiale tentò di riconvertire la produzione in altri settori, ma chiuse i battenti nel 1948.

 

Safar Supermelode (1933)

       Ducati (Bologna)

  • I Fratelli Ducati(1926):Sulla spinta degli esperimenti del 1924 di Adriano Ducati, insieme ai due fratelli Bruno e Marcello, fondano a Bologna la SS-Ducati (Società Scientifica Radio Brevetti Ducati)

  • Inizialmente produceva condensatori di ogni tipo, elettrolitici, a carta, a mica e variabili, come il noto condensatore Manens per gli apparecchi radio. Sempre nel 1924 la Ducati riuscì ad effettuare per la prima volta un collegamento ad Onde Corte tra l'Italia e l'America.

  • Grazie all'impegno dei soci fondatori a partire dagli anni '40 la Ducati si specializzò nella costruzione di radioricevitori come il famoso RR3404, meglio conosciuto come " Paniere ", il RR3405 " Botticella" e il rarissimo RR4401. La Ducati poi estese le sue produzioni anche nel settore ottico, militare e motociclistico.

 

RR3404 " Paniere " 

         CGE (Milano)

  • La Compagnia Generale di Elettricità (CGE) 1921: Nata su licenza della Americana General Electric, con sede a Milano, commercializzava  apparecchi radioricevitori di produzione RCA Americana e aveva numerosi uffici di vendita sparsi su tutto il territorio italiano.

  • Nella metà degli anni 30 a causa delle sanzioni doganali decise di iniziare una propria costruzione su licenza RCA di radioricevitori, stazioni trasmittenti, radiophonografi, amplificatori di bassa e alta potenza, altoparlanti e cuffie, sistemi di riproduzione e di registrazione.

  • Produce una serie importante di modelli radio  con il design di Piero Bottoni, come l'Audioletta, la Consoletta e il modello Supergioiello con rivestimento in radica e tastiera superiore. La CGE è una delle poche aziende Italiane che riesce a reggere la competizione fino agli anni '90.

 

 Locandina CGE Supergioiello

        Minerva (Milano)

  • La Minerva Radio (1930):Questo marchio fondato in Austria agli inizi degli anni 30, iniziò la sua attività in Italia nel 1937 negli stabilimenti di Milano di v. Meda,11 su licenza della casa madre inizialmente con il nome Italminerva s.a., poi divenire Minerva Cozzi Dell'Aquila.

  • Nel dopoguerra la Minerva si trasferisce in Viale Liguria,26 e continua la produzione di ricevitori in stile nazionale. Il modello più conosciuto è il 506"Perla" e il 1576"Aprica". Negli anni 60 l'azienda venne assorbita dal colosso tedesco Grundig.

 

 Minerva

         Geloso (Milano)

  • Radio Geloso (1931): L'Italoamericano Giovanni Geloso arrivato in Italia fonda a Milano in v. Sebenico,7 la John Geloso S.A. Dopo qualche anno si trasferì in viale Brenta, che  inizialmente produceva componenti per radio e amplificatori e scatole di montaggio per radio. Tra i prodotti più famosi di questa industria ricordiamo la costruzione dei numerosi magnetofoni da quelli a filo a quelli a nastro come il famoso  registratore " Gelosino ". La Geloso fu inoltre l' azienda a diffondere i primi famosi "Bollettini Tecnici Geloso " che permettevano una maggiore diffusione del nuovo mezzo di comunicazione e un valido supporto tecnico per radioamatori e radiotecnici. Dopo la seconda guerra mondiale aprono gli stabilimenti specializzati di Lodi, Napoli, Salerno e Roma.

  • Nel 1949 si dedica alla produzione dei Televisori con il mod. GTV 1001 poi modificato, per entrare nel 1952 nel mercato Televisivo. Nel 1968 con la scomparsa di John Geloso e l'agguerrita concorrenza straniera l'azienda fu costretta a chiudere e fu acquistata dalla PASO che continuò la produzione del settore amplificazione esterna per scomparire poi dopo qualche anno.

 

 

 Amplificatore Geloso G226A

 

 Geloso G255(Gelosino)

          Radiomarelli - West (Milano)

  •   La Radiomarelli (1929): Fondata da Ercole Marelli mediante il  gruppo " MAGNETI MARELLI  s.a " con un primo stabilimento a Sesto S.Giovanni (Milano), presenta il suo primo apparecchio radioricevitore Musagete in occasione della Fiera di Milano del 1930. La ditta si specializza nella produzione di apparecchi Radioriceventi, Radiofonografi stazioni trasmittenti e telefoniche, nonché impianti di amplificazione e complessi di incisione di dischi fonografici. L'azienda mise sul mercato innumerevoli modelli Radioriceventi molto quotati come Chilifono, Aedo,  Vertunno, Targelio con la particolare scala parlante circolare, Alcor, Aldebaran con la prima preselezione delle stazioni e mobile in radica, Altair, Merak, Taumante e tutta la serie Fido. In collaborazione con la RCA americana alla fine degli anni 30 inizia la sperimentazione nella trasmissione e ricezione Televisiva nei propri studi di ripresa della Torre Littoria. Il marchio si affermò in Italia e all'estero come prodotto di qualità e garanzia. Chiuderà i battenti negli anni '70.

 

 Aldebaran (1938)

 

 Radiomarelli Algor

         Imca (Alessandria)

  •  La Imca Radio (1935):Industria Meccanica Cartonaggi e Affini, fondata dall'ing. Italo Filippa ad Alessandria nei primi anni '30. Grande appassionato radioamatore, nel 1935 trasforma l'azienda nella produzione di radioricevitori cambiando la denominazione in Imca Radio s.a. Si specializzò nella costruzione dei condensatori variabili e dei commutatori di gamma detto " a tamburo rotante " che consentiva una più fine e precisa sintonia sulle onde corte, difficili da sintonizzare. Nel 1936 presentò i primi fortunati modelli IF 65 e IF 78, seguirono nel 1937 il modello Esagamma ( a 6 gamme d'onda ), seguito dal Multigamma ( 5 OC, 2 OM, OL) e poi la serie Pangamma ( 8 AM + FM), uno dei primi ricevitori in FM. Produsse anche Radioricevitori Militari, radiofonografi, amplificatori e altoparlanti. Nel 1960 fu assorbita dalla Radiomarelli che continuò la produzione con il marchio Imca sostituendo la sigla IF con RID.

 

 Imca Radio Pangamma

         Savigliano

  • Officine Meccaniche Savigliano(1932): Nata inizialmente a Torino come Officine Meccaniche per la costruzione di ponti, opere ferroviarie e di ingegneria, una piccola sezione dell'azienda realizzava ricevitori radio e radiofonografi a partire dal 1932. Si presentò sul mercato con la serie  Di Super 7, poi seguirono la serie 60, 70, 80 e 90. Questa prestigiosa azienda costruiva i Radioricevitori utilizzando lo stesso telaio, bastava sostituire il mobile per avere sempre nuovi modelli. Il reparto radio venne poi chiuso negli anni '50.

 

Savigliano 93T "Piramide"

. . . . . . e quelle meno conosciute.

  • ABC Radiocostruzioni s.r.l. -Milano - (1947-1958) 
  • Alcis " s.a. Industriale Commerciale Lombarda " - (1930-31)
  • Alfa radio - Silvio Costa - (1951-1958)
  • Altar  " Officine Meccaniche Costruzioni Radioelettriche di Mazzoni e Romagnoli " - Livorno - (1946-1959)
  • AN-DO "Antonini e Dottorini " - Perugia - (1929-1930)
  • Aquila Radio - Cornigliano - Genova (1933-1936)
  • ARCI Radio "Azienda Radio Costruzioni Italiane di G. Carnevali" - (1950-1952)
  • Arefon - Milano - (1947-1948)
  • AREL s.r.l. - Milano - (1933-1948)
  • Argus Radio - Milano - (1947-1950)
  • Aristonradio s.r.l. - Milano - (1952-1956)
  • ARIT " Azienda Radiofonica Italiana " - (1929-30)
  • Arner Radio  - Trieste - (1957-58)
  • A.R.P.A. "Applicazioni Radio Professionali Acustiche s.r.l.". (1950-52)
  • ART s.r.l. - Panart - Kendall's - Depaphone - Milano - (1947-1969)
  • Aster - Milano - (1950-1957)
  • Astavox s.r.l. - Roma - Cosenza - ( 1947-1948)
  • Athena - CORAM " Costruzioni Radio Milano" - (1946-1951)
  • Audion s.r.l. - Bologna - (1948-1952)
  • Augusta s.r.l. " Costruzioni Radioelettriche" - Trento - (1950-1966)
  • B.B. " Industrie Riunite L. Bertuccini " - Bergamo - (1946-1949)
  • Brunet s.a. - Milano - (1932-33)
  • C.A.R.M.I " Costruzioni Apparecchi Radio Melodici Italiani" - Milano - (1929-1931)
  • Century " Elettropadana s.n.c." - Brescia - (1967-1972)
  • Crezar " Crespi e Zanetti " - Milano - (1964-1972)
  • Damaiter Radio " gruppo Infin " - Torino - (1950-1960)
  • Diapason Radio - Bologna - (1950-1951)
  • Diken Radio - Milano - (1948-1949)
  • Dino Salvan " Ing. Costruttore di prodotti Radioelettrici" - Milano - (1947-1951)
  • Doremi " Dolfin Renato " - Milano - ( 1938-1952)
  • E.A.R. Radio - Desio - (1951-1952)
  • Era - Milano - (1950-1953)
  • Eros - Roma - ( 1942-1943)
  • Eterna Radio " di Agnesi Mario " - Lucca - (1958-1960)
  • F.D.B. "Effedibi - F.lli De Bernardi " - Torino - ( 1947-1962)
  • Everest Radio - Milano - (1946-1948)
  • F.A.R. "Fabbrica Apparecchi Radio" - Milano - (1951-1953)
  • F.A.R. " Fabbrica Apparecchi Radio" - Livorno - (1925-1930)
  • F.I.A.R.T. s.a. " Fabbrica Italiana Apparecchi Radio Telefonici " - Torino / Milano - (1925-1953)
  • F.I.R.A.M. " Fabbrica Italiana Radio Meccanica s.a." - Torino - ( 1938-1935)
  • Fabbriche Riunite spa - Casalmaggiore (Cremona) - (1954-1956)
  • FADA " Officine Meccaniche La Precisa" - Napoli - (1922-1940)
  • FAR Serena " Fabbrica Apparecchi Radiofonici spa" - Milano - (1947-1957)
  • Fara Radio " Fabbrica Apparecchi Radio Accessori" - Desio - (1934-1951)
  • Faraday - Como - (1960-1964)
  • FAREF - Milano - (1949-1964)
  • F.A.R.M. " Fabbrica Apparecchi Radio Mazza " - Milano - (1920-1946)
  • Fataradio - Marsala - (1932-1934)
  • Felice Chiappo " Radioperfecta " - Torino - (1926-1928)
  • Fidel Radio - Roma - ( 1931-1935)
  • Firte spa - Pavia - (1961-1964)
  • For " Formenti " - Milano - (1932-1034)
  • Gamma Radio "Industrie Meccaniche Elettriche Romane" - Roma
  • GBC " Gian Bruto Castelfranchi " - Milano / London / New york - (1951-1969)
  • Giordani " Costruzione Apparecchi Tadio e TV " - Udine - (1950-1952)
  • GIZETA Radio " Costruzioni Radiofoniche " - Milano - (1949-1950)
  • Gloriette Radio  - Bolzano - (1949-1951)
  • GTM srl " Fabbrica Apparecchi Radio Elettrici " - Milano - (1948-1949)
  • Harmonic Radio s.a. - Milano - (1940-1952)
  • Hauda Radio - Milano - (1949)
  • Hertz " Prodotti da I.A.R.  di Marino e Francesco Pron" - (1934-1953)
  • I.C.A.R.E. " Ing. Corrieri Apparecchiature Radioelettriche " - Milano - (1946-1952)
  • I.R.E. " Industrie Radio Elettriche " - Torino - (1924-1927)
  • Icam Radio - Bari - (1931-1933)
  • I.M.E.R. " Industria Meccanica Radiofonica " - Varese - (1944-1948)
  • Imperadio " Industrie Meccaniche Radio Elettriche Fermi " - Genova - (1950-1952)
  • INCAR - Vercelli - (1949-1961)
  • Irim - Itelectra - Milano - (1934-1053)
  • Iris Radio - Milano - (1948-1953)
  • Ital Radio / Kosmophon / Eterphon - Torino - (19471966)
  • Jahr " Ing. Augusto Hugony " - Milano - (1946-1951)
  • Jonophon " Laboratorio Industriale Radiotecnico " - Lecce - (1948-1949)
  • King's Radio - Trieste - (1946-1952)
  • Klamor " di Mezzadri Pino " - (1950-1952)
  • Kosmovox / Covel  - Milano - (1948-1954)
  • La Filotecnica " Ing. Salmoiraghi s.a." - (1927-1931)
  • La Radiotecnica " di Mario Testa " - (1952-1956)
  • La Voce della Radio " di Luigi Todi " - Milano - (1945-1972)
  • Lambda " di Olivieri & Glisenti " - Torino - (1921-1948)
  • Lare " di Cotturri & Cerri " - Milano - (1946-1947)
  • Liar s.r.l. " Laboratori Industriali Apparecchiature Radioelettriche " - Milano - (1947-1951)
  • Lux Cristiana s.a. - Roma - (1935)
  • Lyraphon " Soc. An. Giliardi & C. " - Torino - (1932-1933)
  • Magaja " di Luigi Magaja " - Milano - (1938-1997)
  • Masterban " Radio Baldessari " - Rovereto - (1946-1975)
  • Meli Radio " di Alfredo Meli " - Bergamo - (1947-1948)
  • Magnadyne / Kennedy " Prodotti gruppo Infim " - (1931-1969)
  • Metallotecnica s.a. " Costruzioni Radio Elettriche " - Firenze / Milano - (1940-1941)
  • Metro Radio - ?????? ( 1950 ??)
  • Micro - Torino - (1948-1950)
  • Moselradio di Mottola-Sella (1947)
  • M.C. " Manlio Capriotti Radio " - Genova - (1932-1952)
  • Nova  - Milano - (1937-1950
  • O.E.M. s.a. " Officina Elettro Meccanica di E. Vittadini " - (1938-1939)
  • O.R.A.  " Officine Radio Affini" - MIlano - (1950-1951)
  • O.R.A.C.E.R.  "di Carazza Fabio"  - (1947-1948)
  • O.S.T.  s.a. "Officina Specializzata Trasformatori" - Milano  - (1940-1947)
  • Officine Radionda  - (1948-1952)
  • Omega  - Milano  - ( 1944-1948)
  • O.R.A. Belmonte - Torino - (1948-1952)
  • O.R.E.M.  "Officine Radio Elettriche Meccaniche" - Milano - (1945-1963)
  • Orgal Radio  - Milano - (1948-1960)
  • Ormiap Radio - Milano - (1946-1947)
  • Paradiso "Officine Zuccato) - Vicenza - (1947-1962)
  • Peba Radio "di Pertusati Ferdinando" - Alessandria - (1949-1957)
  • Poma Angelo s.a.s. - Pavia - (1963-1965)
  • Pontello - Venezia - (1934-1935)
  • Pope "S.I.P.A.R. "  - Milano - (1933-1939)
  • Prati Radio - (1932-1933)
  • PRC Radioprodotti - Torino - (1949-1950)
  • Preziosa Radio - Milano - (1946-1948)
  • P.R.O.D.E.L. spa - Milano - (1958-1966)
  • Pron  " I.A.R. Industria Apparecchi Radiofonici di Marino e Francesco Pron)  - Torino - (1931-1936)
  • R.C.G. "Radio Costruzioni Gaudenzi" - Padova - (1949-1950)
  • Radio Argentina " di Anderucci Alessandro"  - Roma - (1937-1940)
  • Radio Fortuna  "E.A.L. di Muratore Romolo" - Milano - (1950-1951)
  • Radio Radionda (Officine). Milano - (1948 - 1952 )
  • Radio Ricordi  - Torino - (1950-1958)
  • R.S.M.  "Radio Scientifica Milano "  - Milano - (1948-1952)
  • Radio Vittoria - Torino - (1926-1929)
  • Radiothon - Bolzano - (1952-1954)
  • Raymond "gruppo INFIN" - Milano - (1958-1966)
  • RUMA  " F.lli Romagnoli" - Milano - (1951-1955)
  • RVL Radio Lombarda - Voghera - (1924-1925)
  • S.A.I.R. - Torino - (1924-1930)
  • S.F.I.M. - Radiolina - Milano - (1950-1952)
  • S.M.R. - Milano - (1934-1937)
  • S.T.R. - S.I.R.  "Società Tecnologia Romana" - Roma - (1950-1951)
  • SAIRA "Radiofar" - Milano - (1933-1936)
  • Sicart "La Voce del Mondo" - Milano - (1932-1934)
  • Simplex - Torino - (1931-1955)
  • Sintomagic - Reom - Milano - (1950-1957)
  • Salaphon - Stock Radio - Phonsola - Milano - (1949-1964)
  • Star "T"  - Trento - (1950-1954)
  • Television G.P.  - Genova - (1954-1957)
  • Ultravox - Milano - (1950-1968)
  • VAAM  - Milano - (1954-1960)
  • VARA s.a.- Torino - (1940-1956)
  • Vertex s.a.  "Radiofrigor" - Milano - (1938-1952)
  • Vertola Aurelio - Milano - (1947-1957)
  • Victor "Erre Erre srl " - Milano - 1949-1958)
  • Vis Radio - Napoli - (1947-1955)
  • Winner Italiana  - Milano - (1959-1962)
  • Wundercart Radio-TV  - (1957-1966)

 

      

La Nascita dell'Autoradio (1930)

  • In America Paul e Joseph Galvin misero a punto una radio capace di essere istallata e ascoltata in automobile. Da quì prese il via la ancora oggi famosa casa Motorola. Il primo autoradio mod. 5T71 fu istallato nel 1932 al costo di 150 $ ( 1/4 del costo di un media automobile ).

  • I primi prototipi erano costruiti in modo da poter funzionare sia a corrente che a batterie ed erano già corredati di filtri antidisturbo.

 

 

Publicità Salvadori Radio(MI)

 

 

            

Le Radio " curiose "

Dopo il periodo bellico del '45, con una sempre crescente voglia di riprendersi, anche le case costruttrici di radio pensarono che un po' di ottimismo e curiosità non poteva guastare proprio. Sullo spunto di alcuni prototipi degli anni 30/40, alcune aziende costruttrici di radio, agli inizi degli anni '50 iniziarono la costruzione di  qualche modello particolare e appunto "curioso ", che potevano portare in casa un tocco in più di modernità. Sono tutte radio valvolari e a transistor, non c'e' bisogno di commentare molto su questi modelli, le immagini parlano simpaticamente da sole.

   

Le radio in Bakelite e i colori della Catalina

  •  Con il progredire delle tecniche dei componenti elettrici sempre più ridotti e la necessità di nuove forme e stili diversi si diffusero sempre più le radio in Bakelite. Si potevano così costruire piccole radio con una molteplicità di varianti che testimoniano l'assoluta versatilità verso ogni forma di design stravaganti, di colorazioni differenti e con la possibilità di essere trasportati altrove.

  • Successivamente dagli anni '30 agli anni '50 in America la società " Catalin Corporation " costruisce nuovi mobili in " Catalina ", con resine fenoliche fuse e pigmentate in molteplici tinte che danno mille effetti di colori perlati.

  • Togliendo il pannello posteriore di queste radio è curioso osservare con quanta cura è sistemato il circuito sfruttando tutto lo spazio disponibile. Tutti questi materiali , ovviamente, sono caratterizzati da un buon isolamento elettrico, visto che nel telaio vi sono numerosi componenti sotto tensione. Punto debole della radio in bakelite oltre alla fragilità dovuta alle accidentali battute è la perdita di impermeabilità con il passare del tempo

* Il restauro e la pulizia del mobile sarà trattato nella sezione "Restaurando Radio"  

      

Le radio in Bakelite e i colori della Catalina

  •  Con il progredire delle tecniche dei componenti elettrici sempre più ridotti e la necessità di nuove forme e stili diversi si diffusero sempre più le radio in Bakelite. Si potevano così costruire piccole radio con una molteplicità di varianti che testimoniano l'assoluta versatilità verso ogni forma di design stravaganti, di colorazioni differenti e con la possibilità di essere trasportati altrove.

  • Successivamente dagli anni '30 agli anni '50 in America la società " Catalin Corporation " costruisce nuovi mobili in " Catalina ", con resine fenoliche fuse e pigmentate in molteplici tinte che danno mille effetti di colori perlati.

  • Togliendo il pannello posteriore di queste radio è curioso osservare con quanta cura è sistemato il circuito sfruttando tutto lo spazio disponibile. Tutti questi materiali , ovviamente, sono caratterizzati da un buon isolamento elettrico, visto che nel telaio vi sono numerosi componenti sotto tensione. Punto debole della radio in bakelite oltre alla fragilità dovuta alle accidentali battute è la perdita di impermeabilità con il passare del tempo

* Il restauro e la pulizia del mobile sarà trattato nella sezione "Restaurando Radio"

 

 

 Execelsior 55 (FRA)

Addison 57 (Catalina)

 Sonorette (FRA)

       Il Magnetofono

  • La fiorente industria Tedesca del periodo bellico mette a punto il Magnetofono. La registrazione su nastro, più economica, veloce ed efficace di quella su disco, cambia il modo di fare programmi e permette registrazioni in differita. Il  principio si basa sulle proprietà di nastri ferromagnetici di incamerare segnali che possono poi essere  riprodotti.

  • In Italia un Magnetofono portatile, grande come una cassetta di frutta, fu usato per la prima volta nel 1944 dal regista radiofonico Amerigo Gomez, registrando per la RAI la liberazione di Firenze da parte delle truppe alleate.

 

 

Magnetofono Grunding TK32

      

La modulazione FM  (1950-1960)

  • Edwin Howard Armostrong (1939): l'ideatore della supereterodina, sulle basi di precedenti studi, perfezionò il metodo della Modulazione di Frequenza, comunemente detta FM. Il principio consisteva nel modulare il segnale radio non più in ampiezza (AM) ma in frequenza (FM), ottenendo così un suono più brillante e con assenza dei fastidiosi disturbi.

  •  Inizialmente utilizzata per l'uso alle forze armate, solo negli anni 50 venne inserita negli apparecchi ricevitori. Anche se condizionata dalla bassa profondità di propagazione che caratterizza la modulazione di frequenza, si assiste alla nascita di molteplici stazioni trasmittenti locali. Questo  porta alla ripresa della costruzione e distribuzione  degli apparecchi ricevitori dopo la sosta bellica di molte case di produzione. Dunque, la radio assume finalmente il suo ruolo definitivo in casa scandendo le varie fasi della giornata con notiziari, bollettini meteorologici, segnali orario, cronache sportive, spettacoli e quiz.

  • (1940): La Federal Comunication Commission (FCC) assegna alla FM dapprima le frequenze da 42 a 50MHh, poi nel 1945 le sposta tra 88 e 106MHz.

  • In Italia l'industria radiofonica per far fronte alla distribuzione dei ricambi e l'assistenza tecnica si consorzia in associazione ANIE (Ass.Nazionale industrie Elettriche), producendo circuiti similari e di bassa fascia di prezzo.

  • I fratelli Castiglioni (1944):sono tra i pionieri del design Italiano dei  mobili per radio sia in legno che in bakelite. Dai loro disegni sono nati i molti modelli della Phonola, (come la mitica 547 e la 303) `e la produzione`delle più recenti Brionvega, (il radiofonografo RR126 e la radio TS503).

  • (1944): Il 26 Ott. l'EIAR(Ente Italiano Audizioni Radiofoniche) cambia nome in RAI (Radio Audizioni Italiana).

  • Stati Uniti (1946): Mentre le Radio AM rimanevano ancorate ai palinsesti più tradizionali, le radio FM davano spazio alla protesta studentesca, ai temi politici e al rilancio della musica Rock.

  •  La Formenti Seleco (1947): Carlo Formenti appena diplomato e dopo alcune esperienze alla CGE fonda nel 1947 a Desio la ditta " Carlo Foementi s.a.s. " e inizia la produzione dei primi radioricevitori da lui stesso disegnati. La ditta si dedica principalmente alla produzione in conto terzi, collaborando con grandi marche e distributori dell'epoca.

  • Da Radio Lussemburgo (1958) Teddy Johnston e Pete Murray trasmettono la prima Hit Parade, una novità destinata a modificare la storia delle trasmissioni radiofoniche musicali.

  •  Ginevra (1950): Viene fondata UER ( Union Européenne de Radiodiffusion ) o EBU(European Broad-casting Union) che conta su una platea ormai di oltre un miliardo e mezzo di persone. 

  • (1950): La RAI da vita al Terzo Programma, canale radiofonico culturale senza pubblicità.

  • 1 Festival di Sanremo(1951): la radio diffonde le prime note del Festival. La sera del 29 gennaio la voce di Nunzio Filogamo presenta il I Festival di Sanremo; entra così nelle case degli italiani un evento musicale unico nel panorama nazionale volta a valorizzare la canzone italiana. il biglietto di ingresso al Salone delle Feste del Casinò costava 500 lire. La Canzone "grazie dei fior" cantata da Nilla Pizzi, ebbe il più grande successo.

  • La Stereofonia (1950i:Raggiunta una buona qualità di ascolto con la modulazione di frequenza c'era però la necessità di riprodurre dei suoni che permetteva all'ascoltatore di ottenere a distanza le stesse, realistiche sensazioni che proverebbe se si trovasse personalmente davanti alla fonte sonora. Come si intuisce dalla parola "Stereofonia" che vuole dire "doppia fonia", l'esperimento che iniziò in Francia nei primi anni 50, inizialmente trasmettendo contemporaneamente lo stesso segnale da due Stazioni dufferenti, (Parisienne e Paris Inter) viene rilevato da un ricevitore che amplificato e diffuso separatamente   ci da l'effetto sonoro stereofonico.

  • L'invenzione della FM rese possibile i primi esperimenti sulla nascita del telefono cellulare, oggi di uso quotidiano. Ma si dovette aspettare il 1979 quando in Giappone furono messi in vendita i primi modelli commerciali.

 

  

 Il Gong del Segnale Orario

 

   

Festival di Sanremo (1951)

 

 Brionvega RR126 Stereo (1960)

      

Radio a transistor e la Stereofonia

  • Il fisico Americano Russell Ohl (1939): scopre casualmente il principio della semiconduzione analizzando la differenza di conducibilità di un cristallo di silicio con una crepa al centro.

  • (1947):Walter Brattain dai laboratori Bell mette a punto il primo transistor: per la radio inizia una nuova era. La radio degli anni '50 poteva essere così compatta da raggiungere quasi le dimensioni di un pacchetto di sigarette, questo consentì alla radio di sopravvivere all'avanzata della TV.

  • Nasce il Terzo programma radiofonico(1950): Nato inizialmente come programma culturale si distinse anche nel campo dell'intrattenimento.

  •  Los Angeles (1954): Con la canzone " That's All Right Mama ",  Elvis Presley esordisce fortunosamente da una radio locale  in FM divenendo poi il più grande cantante Rock di tutti i tempi.

  • Parigi (1955): La nuova stazione emittente Europe 1 inizia le trasmissioni in Modulazione di Frequenza, che portò una vera rinascita per il mezzo radiofonico sempre più insidiato dal diffondersi della televisione.

  • Sony (1955): appena nata, l'industria giapponese Sony cercò di produrre modelli di radio all'avanguardia, sfruttando tutte le nuove scoperte e i progressi della tecnica, realizzando nel 1957 una mitica piccola radio portalile TR-55 interamente a transistor.  In Europa arriverà il modello TR-63 a batteria da 9V dal costo di circa 40$.

  • Arriva la TV :La televisione si diffonde, creando concorrenza con la radio. Cambiano le abitudini nelle case, i giovani portano la radio in automobile, in strada, in spiaggia: ovunque si possa far festa. Per garantire più pubblico alla radio in Italia i nuovi abbonati alla RAI partecipavano al concorso " Radioinvito d'autunno ", dove si partecipava al sorteggio di 40 motoleggere " Guzzi ".

  • Emittenti Pirata (1958): Il basso costo di realizzazione della stazione trasmittente FM dava luogo alla nascita di Stazioni Trasmittenti Private. L'osteggiamento del monopolio delle reti nazionali non impedì a Radio Merkur e successivamente  Radio Caroline, che riuscì a  trasmettere musica, notiziari e pubblicità, per la prima volta in Europa, a largo delle coste Olandesi, da una vecchia nave.  

  • Lo sport alla Radio(1960):  Con l'avvento della Radiolina gli ascolti  ridanno vigore alla radio, conciliando la passione sportiva con le esigenze famigliari o di lavoro, tenendo l'orecchio incollato a " Tutto il Calcio minuto per minuto ", tifando la squadra del cuore.

  • Il sessantotto:La radio diviene  protagonista degli eventi anche nella contestazione del sessantotto, dando voce alla protesta ideologica studentesca, contro l'invasione del Vietnam e la lotta all'imperialismo sulle note delle canzoni dei Beatles, degli Stones o degli Who.

  • La Philips (1963): presenta un rivoluzionario sistema di registrazione; le musicassette. Sostituiscono vantaggiosamente gli LP e che consentono la costruzione di compilation personalizzate.

Lo sapevate che....:

Il primo registratore magnetico realizzato da Poulsen agli inizi del 1900 utilizzava un filo di acciaio  come supporto magnetico.

 

 Elvis Presley

 

 Radiolina Sony

 

 Musicassetta (1963) 

L'epoca d'oro della nuova Radio

  • (1967) La Sony produce la prima radio con tecnologia dei Circuiti Integrati, unendo i vari transistor e componenti elettronici in una piastrina di silicio di piccolissime dimensioni.

  • (1968):Gli Stati uniti lanciano in orbita il satellite Radioastronomico Explorer 38.

  • (1969):dall'università of Hawaii si mette a punto la prima rete telematica senza fili Alohanet, l'antenata dell'attuale Internet.

  • La RAI (1970) per contrastare il successo che stanno avendo le radio private, da un segnale di cambiamento, chiama Renzo Arbore e mette in onda nel 1960 il programma Bandiera Gialla. Il successo avuto lancia  nel 1970 in coppia con Gianni Boncompagni   Alto Gradimento, una delle prime vere trasmissioni libere senza scalette fisse e copioni da rispettare.

  • L'epoca dei Disc Jockey:La nascita delle radio commerciali segna anche l'inizio del personaggio Deejay, divenuti poi dei fans. Le case discografiche inviavano gratuitamente i dischi novità  ai Disc-Jokey più affermati per promuovere maggiormente la loro musica e i loro artisti.

  • (1974): Dalla stazione telescopica Arecibo per la prima volta viene lanciato un segnale radio verso la galassia M41, distante 25 mila anni-luce dalla terra, nel tentativo di comunicare con gli Extraterrestri.

  • Il Radio-Telefono(1975): Usato per la prima volta in Gran Bretagna dal giornalista Jon Snow per effettuare  un collegamento in diretta durante un assedio della polizia in un covo di terroristi irlandesi, battendo cosi sul tempo gli altri colleghi giornalisti che erano sul posto.

  • L'autoradio(1970): In seguito all'abbattimento dei prezzi, alle ridotte dimensioni, integrati con riproduttori a cassette,  l'avvento delle nuove tecnologie come il suono stereofonico e l'RDS, la radio diventò in tutto il mondo la compagna di viaggio preferita degli automobilisti.

 ... il resto è storia recente sul filo della memoria.

                                                                                           Fabio Gambioli.

 

 Satellite Explorer 38(1968)

 

 Alto Gradimento (1970) (G.Boncompagni e R.Arbore)

 

Promo Autoradio Philips(1960)

        Bibliografia

  • Radio D'epoca (Fabbri Editori)
  • Radio D'epoca (Franco Soresini, Alberto Chiantera)
  • Gli anni della radio (Radio RAI)
  • La Radio in Casa ( Leonardo Mureddu)
  • Apparecchi Radiofonici a Cristallo (Casa Editrice Sonzogno)
  • Antique Radio Magazine (ARM)
  • 100 Anni fa... ( Nature )
  • Guglielmo Marconi e la Telegrafia senza fili (Casa Editrice Sonzogno)
  • Le Radio di Sophie ( Citazioni )