Exit..                             Omaggio a Mino Reitano.

Era il tempo delle more "

 

Mino Reitano, uno dei cantanti più popolari e amati dagli italiani, e' stato un grande personaggio della nostra musica, aveva una felicità naturale nella voce melodica, dai toni alti e gradevoli, occhi lucidi e viso spesso rivolto al cielo come per ringraziare lassù, qualche angelo custode, (forse l'angelo di sua madre che lo lasciò dopo la sua nascita).

Mino, così tutti lo chiamavamo, persona estremamente allegra, il classico emigrante che ha          potuto raggiungere gli scopi che si era prefissato. In un'intervista all'Unità del '92 si definì "un ignorante che si è fatto da solo e mia moglie che ha studiato mi ha dato una mano. Ho fatto anche un corso di dizione per non far pesare troppo le mie origini calabresi". Non faceva mistero però delle sue umili origini calabresi, senza nascondere nelle sue canzoni la nostalgia per la sua terra natia.

Per otto anni studia al conservatorio di Reggio Calabria violino, pianoforte e tromba e muove i primi passi di cantante insieme ai suoi fratelli con la band " I Fratelli Reitano ". Il gruppo si trasferisce in Germania dove lo vedevano suonare sullo stesso palco dei  Quarrymen: quelli che di lì a poco sarebbero diventati i Beatles.

 

............  e da qui' inizia il mio racconto di Mino attraverso le sue canzoni ..............

Ricordo benissimo che mio padre comprò il primo televisore in bianco e nero valvolare nel 1965, si vedeva solamente il Primo canale RAI. Quando lo si accendeva bisognava aspettare alcuni minuti prima che si potesse vedere quelle immagini allora sbiadite e si doveva tenere acceso per poco tempo perché consumava corrente, diceva mio padre. Le trasmissioni iniziavano solamente alle 17,00 con la TV dei ragazzi,  gli spettacoli televisivi più seguiti erano quelli del Festival di Sanremo in febbraio e Canzonissima in ottobre-dicembre, dove si potevano seguire tutti i maggiori artisti musicali e poi, dei loro successi, si  canticchiava per tutto l'anno. 

 

Nel 1961 Mino incide il suo primo 45 giri con le canzoni Tu sei la luce e Non sei un angelo, facendo apparizioni  così sulle prime riviste musicali nazionali.

Ottenuto un contratto con la Dischi Ricordi, nel 1966 pubblica il disco La fine di tutto e l'anno successivo debutta al Festival di  Sanremo con una canzone scritta da Mogol e Lucio Battisti, Non prego per me.

Nell'estate del 1967 partecipa con Quando cerco una donna al Cantagiro

Nel '68 passa alla Ariston Records e arriva il suo primo successo importante nella hit parade italiana con una sua composizione, Avevo un cuore che ti amava tanto, seguito da un altro importante successo, Una chitarra cento illusioni.

Nel 1969 ritorna al Festival di Sanremo con Meglio una sera piangere da solo in coppia con Claudio Villa, che incide poi anche in tedesco nel 1970 con etichetta ARIOLA.

Nello stesso anno altro successo del periodo è Gente di Fiumara. Con questa canzone Mino esprime una dichiarazione d'amore per Fiumara, la sua città natale in provincia di Reggio Calabria, e alla sua gente semplice, destinata ad una vita di sacrifici e amori.

 

 Mino, non è stato solamente un bravo cantante, ma scrisse numerose canzoni, come Il diario di Anna Frank, portata al successo dai Camaleonti ,  Quel ragazzo che non sorride mai, cantata da Alessandra Casaccia, e scrive la musica di Una ragione di più, il successo di Ornella Vanoni,

 

Nel 1971 vince  un Disco per l'estate con Era il tempo delle more. Un brano che parla d'amore, l'amore della donna amata in una notte d'estate fra fiordalisi e papaveri: era il tempo delle more.

 Partecipa più volte a Canzonissima, la più importante manifestazione canora televisiva degli anni 70, giungendo sempre in finale e classificandosi ai primi posti.

Nel 1974 incide Dolce angelo, cover di Sugar baby love, successo dei The Rubettes.
 
Non mancano le partecipazioni in numerosi show televisivi e la composizione di sigle musicali, tra cui la più nota è Sogno, dal programma Scommettiamo?, condotto da Mike Bongiorno nel 1976 su Rai1. Sua la sigla dello ZECCHINO D'ORO "CIAO AMICO" che per otto anni, dal '76 all'84, e' stata la sigla ufficiale dello Zecchino D'Oro, il festival internazionale di canzoni per bambini dell'Antoniano di Bologna, canzone cantata dal "Piccolo Coro" oggi dedicato a Mariele Ventre, di cui Mino aveva un legame professionale e artistico molto forte. Diverse sono state le canzoni scritte per lo Zecchino D'oro : Keko il tricheco,  La sveglia birichina (1973) e,  " in tre " e "Francesco"(1982), dedicato alla figura di San Francesco.

 

Nel 1988 si ripresenta a Sanremo con un'altro successo epocale "Italia", scritta per lui da Umberto Balsamo, che gli valse solo il sesto posto al Festival, ma fu particolarmente apprezzata dal pubblico in quanto esprime tutto l'amore per il suo paese. E' l'inno all'Italia e dice che ;

 un giardino in mezzo al mare,

 che di uguali non ce né,

 sempre bella e c'è un perché,

 questa gente le vuol bene,

 questa gente è come me.

Sempre a Sanremo nel '90, presenta 'Vorrei' ; seguono partecipazioni ad altri spettacoli televisivi e, nel '91, ancora a Sanremo con 'Ma ti sei chiesto mai'.

 Amatissimo dal grande pubblico internazionale dal '93 in tourné negli USA, Canada, Australia e in altri paesi del mondo.

Con quello che aveva guadagnato aveva comprato la tenuta in Brianza, "Reitanopoli",  dove ha vissuto fino alla fine assieme alle famiglie dei fratelli.

Nel 2007 scopre di avere una grave malattia, ma fino all'ultimo vuole apparire in tv, portando nel programma di Magalli la testimonianza della malattia che lo stava uccidendo e non disdegnando nemmeno di fare dell'autoironia nel programma di Chiambretti.

 

"Perdono tutti e prego mia madre"

Sono le parole di Mino Reitano nell'ultima intervista al sito cattolico www.papanews.it : " Non voglio lasciare nulla in sospeso con alcuno. Il cristianesimo è saper dimenticare, lasciarsi alle spalle rancori e risentimenti, abbandonarsi liberamente alla misericordia. Senza perdono la nostra fede sarebbe vuota. Io stesso chiedo perdono nel caso abbia danneggiato qualcuno, anche se, mi creda, nel limite delle mie possibilità, ho sempre cercato di aiutare e comprendere tutti. Se non ci sono riuscito, spero davvero vogliano scusarmi".

ROMA - (27 gennaio 2009) E' morto questa sera dopo una lunga malattia Mino Reitano. Il cantante, 64 anni, si è spento nella sua abitazione di Agrate Brianza, assistito dalla moglie Patrizia e dalla figlia Giuseppina Elena. Era malato da due anni, ed era stato sottoposto a un intervento chirurgico un anno e mezzo fa e, successivamente, nello scorso novembre. 


 Di lui scrivono.....

Pippo Baudo:  "Mino Reitano era un bravissimo ragazzo, ostinato, il classico emigrante con grande voglia di arrivare, esuberante, simpatico. Nonostante il finale tragico e la sofferenza che durava da parecchi anni, Mino è stato fortunato, perché ha avuto dalla vita quello che voleva, passando dall'anonimato della provincia meridionale ai palcoscenici più importanti del mondo dello spettacolo, del quale è diventato a pieno titolo un protagonista".

 

Little Tony: "Ci siamo sentiti ogni settimana, io cercavo di incoraggiarlo in tutti i modi. Lui viveva la malattia con grande entusiasmo, mi diceva sempre che voleva fare un programma in cui io facevo Dean Martin e lui Frank Sinatra. L'anno scorso a Sanremo avrebbe voluto cantare in coppia con me, ma era già malato".

Massimo Ranieri: " Per me era come un fratello maggiore. Eravamo tutti e due del Sud e per lui provavo grande stima e un affetto sincero. Era la purezza in persona e questo colpiva il pubblico, quella sua bontà e modestia. Era partito dalla Calabria ed era andato in Germania per cantare le nostre canzoni. Mi mancherà molto".


Filippo Neviani, in arte Nek - " Rappresenta una parte dell'Italia che cercava il riscatto, per questo ha avuto molto successo anche in America, in Canada, dove gli emigranti erano tanti, e lui ne era l'emblema. Era una persona buona ed educata, di una gentilezza incredibile, forse a volte un po' troppo cane bastonato, sempre attento a non disturbare nessuno".


 

Fabio Gambioli      

 

Bibliografia

Mino Reitano

 

Band "I Fratelli Reitano"

 

 

La Fine di Tutto (1966)

 

 

Avevo un cuore........ (1968)

 

Meglio una sera piangere  (1970)

 

 Gente di Fiumara (1969)

 

 

Era il tempo delle more (1971)

 

Mino e il Coro dell'Antoniano

 

Italia (1988)

 

Vorrei (Sanremo 1990)